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Il costo di un atto notarile

Il costo di un atto notarile può – molto sinteticamente – distinguersi in professionalità e doveri.

La professionalità rappresenta quella parte del costo riferibile all'onorario del notaio e ingloba lo sforzo intellettuale ed operativo complessivo del notaio, e dei suoi collaboratori, per raggiungere il risultato richiesto dalle parti.
doveri rappresentano quella parte del costo riferibile ai tributi che il notaio deve corrispondere allo Stato per il fatto di aver stipulato l'atto. Oltre, ovviamente, all'IVA sul compenso, si tratta delle imposte - variabili per tipologia in base al tipo di atto - c.d. indirette (cioè che vengono applicate quando si realizza una manifestazione indiretta di ricchezza: per es., l'acquisto di un immobile dimostra allo Stato un'operazione con un proprio valore economico, che in tanto può essere posta in essere in quanto sussiste una ricchezza a monte che viene fatta circolare nell'operazione; ricchezza che è oggetto indiretto, appunto, di tassazione).

È bene quindi giudicare senza fretta i preventivi fatti, in quanto vanno sempre approfondite le varie voci di costo (la qual cosa lo studio sarà lieto di fare).

È opportuno, infine, fare una precisazione. La costruzione di un preventivo per un atto notarile richiede l'esame della pratica, per verificare l'effettivo stato delle cose (per es., non è sufficiente conoscere la rendita catastale per un preventivo di una vendita immobiliare, perché potrebbe esserci una successione a causa di morte con relativa necessità di trascrivere un'accettazione tacita; cosa che non emerge immediatamente ma solo dopo un approfondimento). E anche quando vi sia stato un primo esame della pratica, può ordinariamente capitare di verificare, proprio nel corso dell'istruttoria, la presenza di altri "problemi" che comportano la necessità di ulteriori spese (per onorari e imposte).