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La successione ereditaria

La morte di una persona è un evento dai molteplici risvolti: si pensi, ad es., a quelli familiari, sociali, morali, religiosi, ed economici.

Il notaio, per le proprie competenze e anche per una questione legata alla tradizione giuridica, rappresenta uno degli attori di questa vicenda, legata alla natura umana.
L'intervento notarile è infatti possibile sia prima sia dopo la fine della persona.

 

Prima, il notaio può aiutare nella strategia, giuridica e fiscale, per la migliore e più certa allocazione del proprio patrimonio: immobili; liquidità; investimenti di natura societaria o finanziaria; beni immateriali (es., diritti su opere letterarie o scientifiche, patrimoni digitali, etc.).

Non esiste solo il testamento (pubblico, olografo o segreto) quale strumento di disposizione dei propri diritti in funzione della propria morte. È possibile, in relazione alle esigenze del caso concreto, porre una sistemazione patrimoniale (anche complessa e scandita in più fasi, con la eventuale presenza di soggetti terzi gestori) attraverso strumenti inter vivos: dalla classica donazione (con eventuale successiva divisione), al patto di famiglia (per la trasmissione del patrimonio aziendale o societario), al vincolo di destinazione interno (art. 2645-ter c.c.), etc.

 

Dopo, il notaio può aiutare ad eseguire gli adempimenti di natura fiscale (la presentazione della dichiarazione di successione con il pagamento delle relative imposte), procedere alle formalità relative all'esistenza di uno o più testamenti del defunto, e guidare i successori a causa di morte (eredi e legatari) nella migliore gestione dell'asse ereditario (per es., procedendo ad una divisione amichevole dei cespiti caduti in successione ovvero ad una trasformazione da comunione di azienda in società).